3.2 IL PIERCING
     
3.2.1 VISIO
3.2.2 CORPO
3.2.3 GENITALI MASCHILI
3.2.4 GENITALI FEMMINILI
 

2 - Corpo:

a) Navel (ombelico)
b) Nipples (capezzoli)
c) Surface (su superfici piane)
   - Pocketing
   - Achilles
   - Pubic




a) NAVEL

E’ il piercing all’ombelico, uno dei più antichi, largamente usato nell’antico Egitto come segno di regalità. E’ un piercing che impiega molto a guarire, in cui il rischio di rigetto è molto alto e rispetto al quale è necessario avere molte attenzioni. Oltre ad un’accurata igiene, infatti, soprattutto nei primi periodi è necessario evitare un abbigliamento che stringa molto la vita. Attualmente è molto diffuso, soprattutto fra i giovani e considerato particolarmente attraente.

b) NIPPLES

Piercing
che vanta anch’esso un’antica tradizione, quello ai capezzoli, adottato dai centurioni romani come segno di virilità e coraggio. Fra le donne si diffuse in Inghilterra durante l’età vittoriana, età in cui le aristocratiche sembra vi ricorressero per aumentare la misura dei capezzoli. Questo piercing può essere praticato in orizzontale, in verticale o persino diagonalmente.

c) SURFACE

Rientrano sotto questa denominazione generica tutti i piercing effettuati su superfici piane del corpo (collo, polsi, fronte, ecc…).  Sono piercing di recente sperimentazione che richiedono molte attenzioni, data la loro facilità al rigetto. Un particolare tipo di piercing superficiale è il cosiddetto pocketing.

POCKETING[74]

Per “Pocketing” s’intende una tecnica di inserimento di barrette d’acciaio (diritte o ricurve) nella pelle, in modo tale che siano solo le estremità della barretta ad essere inserite. In questo modo, essa sarà visibile all’esterno. L’effetto visivo è molto simile a quello ottenuto attraverso la tecnica degli impianti cutanei, ma in realtà le barrette sono semplicemente inserite superficialmente. Rispetto alla tecnica delle impiantazioni sottocutanee, il pocketing, è di più facile e rapida esecuzione e prevede, naturalmente, anche tempi di guarigione ben più brevi. Il pocketing viene preferito ad altre tecniche simili anche perché meno invasivo, più economico e, qualora venga rimosso, lascia segni poco visibili e, rispetto alla gioielleria usata per i piercing, è più difficile che si impigli o che venga strattonata, riducendo così ulteriormente il rischio di eventuali traumi e conseguenti infezioni. Il processo di guarigione ha più o meno gli stessi tempi richiesti da un piercing e richiede le stesse attenzioni.
Quando il corpo viene attraversato da un oggetto estraneo, ha ben poche alternative di reazione, se non espellerlo. Se si tratta di un oggetto di grosse dimensioni, viene invece incapsulato e in qualche modo separato dal resto del corpo. Questo è possibile a patto che l’oggetto sia relativamente inerte e abbastanza superficiale da non impedire alcuna funzione corporea interna. Questo è il principio che sottende il piercing e gli impianti sottocutanei. Qualora invece l’oggetto estraneo sia di natura organica e opponga resistenza al tentativo di rigetto attuato dal corpo, quest’ultimo riuscirà, nel tempo, a eliminarlo frammentandolo. Altra alternativa è, ovviamente, quella chirurgica


ACHILLES

Si tratta di un piercing profondo, poco diffuso, inserito dietro il tendine achilleo.

PUBIC

Sotto questa definizione rientrano i piercing che coinvolgono la zona pubica, maschile o femminile. In quest’ultimo caso, il piercing è conosciuto come christina.


[74] Jon W. Cobb,  http://www.bmezine.com/pocket/970908/intro.html


3.2.1 VISIO
3.2.2 CORPO
3.2.3 GENITALI MASCHILI
3.2.4 GENITALI FEMMINILI