| |
Si
tratta di un procedimento, finalizzato appunto ad ottenere una maggiore
consistenza dell’unghia, che può però comportare il rischio di deformarne
permanentemente la struttura. Lavorando nel letto dell’unghia, è infatti
possibile provocarne danni permanenti. le unghie che subiscono questo
trattamento ricrescono anche più lentamente.
L’operazione inizia lavorando la pelle lungo i bordi e attorno alla punta
dell’unghia con una spatola, e, più precisamente, tentando di allontanarla
il più possibile dall’unghia, ossia fino a che nel punto di incontro fra
quest’ultima e la pelle inizierà ad affiorare del liquido. Per ottenere
un effettivo indurimento dell’unghia, è importante raggiungere questa
parte liquida che si trova nella parte interna e ripetere l’operazione
ogni due giorni, sino al raggiungimento dello spessore desiderato. Meglio
ancora se la consistenza dell’unghia è leggermente superiore a quella
voluta. Ciò garantisce una effettiva permanenza dei risultati.
Tale procedura può essere effettuata in combinazione con la tecnica di
allungamento della lunula. In questo caso non sarà naturalmente necessario
giungere alla parte liquida con la spatola, poiché sarà sufficiente sfruttare
il taglio prodotto per allungare la lunula, facendo però attenzione a
che la parte liquida dell’unghia affiori attraverso l’incisione.
Gli strumenti utilizzati sono una spatola, un coltello molto affilato
o, meglio ancora, un bisturi.
Da un’intervista di
BME ad un anonimo che pratica da circa 5-6
anni alcuni tipi di modificazione sulle proprie unghie:
“Ho deciso di modificare le mie unghie perché, anche se sembra
incredibile, risulta quasi “invisibile” alla maggior parte della gente
e può persino esser tenuto nascosto (ad eccezione dell’indice, che nella
nostra società viene usato soprattutto come meccanismo di puntamento).
Questo mi offre la possibilità di scegliere se nasconderlo o meno…Questo,
oltre al fatto che si tratta di una pratica piuttosto insolita, che può
facilmente essere coperta da un cerotto fino alla guarigione – oltretutto
non è così insolito avere un cerotto al dito – mi hanno portato a farlo.
Inoltre, ci si può sbizzarrire: modificando la lunghezza, la forma, lo
spessore, ecc. (…) Non è qualcosa di immediatamente visibile (…). Il problema
connesso alla sperimentazione di pratiche di modificazione corporea è
la società americana. Che sia giusto, sbagliato o indifferente, queste
attività vengono sempre stigmatizzate, cosa che preclude una maggiore
partecipazione ad esse. Quel che mi ha portato alla modificazione delle
unghie è stata anche l’osservazione delle molte possibilità ed il fatto
che le pubblicazioni mediche ad essa relative offrono informazioni errate,
fuorvianti o incomplete. Questo ha acceso la mia curiosità. (…) Ho comunque
stabilito un limite: niente modificazioni che possano permanentemente
compromettere la funzionalità delle mie mani. Generalmente non fornisco
delle spiegazioni a chi mi chiede delle mie unghie. E’anche vero che di
solito la gente non pone domande. Sono quasi convinto non molti se ne
accorgano. Quando lascio le unghie modificate a vista posso osservare
le reazioni visive: sorpresa, sorrisi, shock, ecc.”.
http://bmezine.com/people/finger.html
|