|
Presso i Masai, le
donne modificavano i lobi delle loro orecchie inserendovi rocchetti di
grandi dimensioni, tali, a volte, da far pendere loro i lobi sulle spalle.
L’Occidente, soprattutto negli ultimi decenni,
sta riscoprendo il plug, estremizzazione del piercing all’orecchio,
soprattutto fra i giovani. L’allargamento dei fori nei lobi ha, in questi
casi, esclusivamente una funzione estetica, attestata da una solida produzione
di gioielleria per plug.
Oltre alla modificazione dei lobi, si
sta diffondendo, in ambienti alternativi, l’uso dell’otoplastica, ossia
della tecnica chirurgica solitamente utilizzata per risolvere problemi
di orecchie sporgenti, come metodologia di rimodellamento del profilo
del padiglione auricolare secondo modelli estetici che si ispirano al
mondo degli elfi o a quello della fantascienza. In questi casi, dunque,
l’otoplastica perde la sua funzione originaria di tecnica chirurgica volta
alla correzione di un difetto.
|