4.1 DEFORMAZIONI PERMANENTI RELATIVE A: CRANIO, COLLO, ORECCHIO, LABBRA, DENTATURA E CAPEZZOLO
     
4.1.1 DEFORMAZIONE DELL’ORECCHIO
4.1.2 DEFORMAZIONE DELLE LABBRA
4.1.3 MODIFICAZIONE DELLA DENTATURA
4.1.4 DEFORMAZIONE DEL CAPEZZOLO

Tali deformazioni erano e sono tuttora praticate in contesti preletterati, oltreché per motivi di rango, di censo, religiosi e magici, anche perché ispirati da canoni estetici che a noi sembrano incomprensibili. Esse continuano ad essere piuttosto diffuse fra i Masai, i Mursi, i Sara-Kavama ed i Maya. Fra questi ultimi, un naso importante era ritenuto segno di bellezza, per questo si affermò la tendenza ad ingrandirlo artificiosamente. I lobi delle orecchie, i nasi e le labbra, venivano perforati per potervi inserire gioielli rappresentativi della propria appartenenza sociale. Tali perforazioni raggiungevano dimensioni inverosimili soprattutto sul corpo dei nobili, potendo questi vantare una gioielleria piuttosto vistosa.   
Lo strabismo veniva ritenuto dai maya uno dei parametri di bellezza, tanto che, quando non congenito, lo si provocava. Ai bambini venivano, per questo, applicate al centro della fronte delle palline che, ricadendo sul naso ed oscillando continuamente, nel tempo modificavano permanentemente la direzione dello sguardo.