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E’
una pratica, solitamente adottata come stimolazione sessuale, che prevede
l’allargamento dell’uretra. Essa consiste, essenzialmente, nell’introduzione,
attraverso il canale dell’uretra maschile, di dilatatori o sonde (il cui
diametro si aggira solitamente attorno ai 26 millimetri). Queste ultime
possono essere diritte o curve, difficili da trovare sul mercato e oltretutto
piuttosto costose.
Se eseguita appropriatamente, questa
tecnica comporta rischi minimi altrimenti può dar luogo a serie infezioni
delle vie urinarie e relative complicazioni. Pertanto, è assolutamente
necessario che le sonde usate vengano sterilizzate con alcool o soluzioni
sterili. Mai ricorrere alla sterilizzazione per bollitura o attraverso
il microonde, per evitare di danneggiare l’acciaio delle sonde. Naturalmente
è indispensabile un’accurata igiene da parte di chi si sottopone alla
pratica e da parte dell’esecutore, nonché l’uso, da parte sua, di guanti
in lattice monouso (eventuali ferite sulle mani dell’operatore potrebbero
veicolare infezioni). Le dimensioni della sonda devono sempre adattarsi
perfettamente a quelle del canale uretrale, poiché l’allargamento deve
essere prodotto molto gradatamente. A questo punto, la sonda viene fatta
scivolare all’interno dell’uretra esercitando una leggera pressione, fino
a che l’estremità inferiore della sonda non avrà raggiunto la prostata.
L’estensione dell’uretra implica pazienza e determinazione nel soggetto
che intende cimentarvisi, tenendo presente che si tratta di un delicato
processo di aumento delle cavità, che pertanto richiede del tempo (variabile
da soggetto a soggetto, a seconda dell’elasticità dei tessuti). Il rischio
dell’impaziente è quello di provocare un’emorragia, o persino cheloidi
o problemi cicatriziali
L’immediato allargamento dell’uretra può anche essere ottenuto per via
chirurgica, mediante l’apertura della testa del pene (supraincisione).
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